
Arrampicata
Ogni presa è una decisione. Ogni movimento è un passo verso qualcosa di più profondo: equilibrio, determinazione, silenzio o libertà.
Nelle Marche, l’arrampicata non ti porta solo più in alto. Ti avvicina a ciò che sei davvero.
Arrampicare è un modo di entrare in sintonia con la terra, di mettersi alla prova tra falesie calcaree e creste silenziose. Dalle pareti sul mare ai rilievi montuosi più selvaggi, la regione offre percorsi per arrampicatori di ogni livello, in ogni stagione.
Primavera e autunno sono i momenti ideali: l’aria è mite, la presa è sicura, lo sguardo si perde in panorami infiniti. Sulla costa, il vento e il sale mantengono le rocce fresche; in montagna si respira l’essenza del pino e della pietra.
Qualunque sia la stagione, c’è sempre una via da seguire.
Come fare
Attrezzatura essenziale, scelta con cura
L’arrampicata richiede rispetto – per la roccia, la natura e te stesso. Prepara lo zaino per la performance, non per l’apparenza:
- Scarpette: Suole morbide per la roccia liscia; suole rigide per affrontare le pareti calcaree più ruvide.
- Casco: Non si discute – protegge da cadute improvvise e pietre instabili.
- Imbrago: La vestibilità è fondamentale. Scegli comfort e libertà di movimento.
- Corda: Usa corde dinamiche; corte per vie sportive, lunghe per vie a più tiri.
- Magnesite e sacchetto: Tieni le mani asciutte nei giorni umidi o assolati.
Preparati con intenzione. La montagna premia chi si muove con consapevolezza.

Alcune delle migliori falesie della regione
Falesia del Furlo
Situata nella suggestiva Gola del Furlo, questa falesia si sviluppa lungo le pareti calcaree del Monte Pietralata (889 m) e del Monte Paganuccio (976 m). La roccia è un calcare compatto e di alta qualità, con facce verticali e qualche strapiombo. Attendi arrampicata tecnica su placche, buchi, tacche e fessure.
- Gradi: dal 4b al 7c
- Vie: oltre 80
- Esposizione: est-sudest
- Altitudine: 400 m
- Stagioni ideali: primavera e autunno; in estate si trovano linee all’ombra
- Accesso: circa 5 minuti a piedi
- Distanza: 13 km (~15 min)
Falesia di Rio Vitoschio
Immersa nella suggestiva gola del Rio Vitoschio, lungo il sentiero per il Monte Nerone, questa falesia è nota per le sue pareti calcaree leggermente strapiombanti e scolpite. La roccia offre una grande varietà di prese – tacche piccole sulle linee verticali e tasche più grandi e concrezioni sui tratti più inclinati. L’arrampicata qui richiede movimenti tecnici e sforzo continuo, ma non mancano opzioni più dinamiche e atletiche.
È una delle mete estive più popolari grazie all’esposizione favorevole, al ruscello con cascate e alla ventilazione naturale della gola. Il settore Belvedere, esposto a sud, è ideale in autunno, primavera e inverno.
- Stile: continuo e tecnico, con opzioni dinamiche su strapiombi
- Gradi: ampia varietà, con molte vie tra 6a e 8a
- Vie: oltre 70
- Esposizione: prevalentemente nord/nord-est; il settore Belvedere è esposto a sud
- Altitudine: 500 m
- Stagioni ideali: estate consigliata; primavera e autunno possibili; il settore Belvedere è migliore fuori dall’estate
- Accesso: ~3 minuti
- Distanza: 39 km (~35 minuti)
Fosso dell’Eremo Crag
Nascosta in una tranquilla valle che prende il nome da un antico eremo, la falesia del Fosso dell’Eremo è una meta affascinante e ben ombreggiata per l’arrampicata. Le pareti calcaree si innalzano accanto a un piccolo ruscello, offrendo una varietà di stili su roccia di alta qualità - placche verticali, facce leggermente strapiombanti e tetti potenti. La falesia conta oggi oltre 70 vie. Il settore Fiume offre itinerari accessibili, mentre linee più impegnative si trovano al Muro Giallo e al Grottone. Il calcare scolpito presenta una gamma di prese: buchi, concrezioni, tacche e fessure.
- Stile: placche, muri verticali, strapiombi e tetti
- Gradi: ampia scelta dal 6a all’8a
- Vie: oltre 70
- Esposizione: per lo più in ombra; alcuni settori prendono sole nei mesi freschi
- Altitudine: 350 m
- Stagioni ideali: estate, primavera e autunno
- Accesso: ~2 minuti
- Distanza: 35 km (~30 minuti)
Falesia L’Arena
Una falesia di recente sviluppo, L’Arena offre una selezione di vie di media e alta difficoltà su calcare compatto, caratterizzate da arrampicata tecnica su tacche e prese piccole. Le vie sono di media lunghezza e richiedono precisione e forza nelle dita.
Grazie all’esposizione sud-est e alla protezione dal vento, è una meta eccellente in primavera, autunno e persino in inverno, purché la roccia sia asciutta. Una piccola grotta riparata alla base offre copertura in caso di pioggia leggera. La base è comoda per i climber, ma non adatta ai bambini per via del terreno e dell’accesso.
- Stile: arrampicata tecnica su placca con tacche
- Gradi: da 6a a 8a
- Vie: oltre 20
- Esposizione: sud-est
- Altitudine: 400 m
- Stagioni ideali: primavera, autunno, inverno
- Accesso: ~30 minuti
- Distanza: 30 km (~30 minuti)
Gola di Frasassi e Gola della Rossa
Una storica zona di arrampicata conosciuta dal 1932, l’area della Gola di Frasassi e Gola della Rossa è da tempo terreno di allenamento per generazioni di alpinisti e climber marchigiani. Con la diffusione dell’arrampicata sportiva, è diventata uno dei principali poli d’arrampicata della regione. Oggi conta oltre 500 vie, tra monotiri, boulder, vie multipitch e linee in stile alpinistico tradizionale.
Un’aggiunta rilevante è la falesia Sulfuria, un settore più recente esposto a est. Attualmente offre 34 vie dal 4a al 7c+/8a, con alcune linee ancora da liberare.
- Stile: sportiva, alpinistica e boulder
- Gradi: dal 4a all’8a+
- Vie: oltre 50
- Esposizione: est
- Altitudine: 250 m
- Stagioni ideali: primavera, estate, autunno
- Accesso: ~20 minuti
- Distanza: 92 km (~1 ora)
Falesia di Rosara
Rosara presenta un’impressionante fascia di travertino rosso-arancio lunga 150 metri, tipica della zona, che raggiunge un’altezza di 30 metri. L’arrampicata è molto varia – si passa da placche appoggiate a strapiombi marcati, con qualche diedro o camino che conserva un sapore alpinistico. Sono ancora visibili vecchi chiodi, che testimoniano le origini della falesia come terreno d’avventura e palestra per i climber locali diretti ai Sibillini o al Gran Sasso.
- Stile: placche, strapiombi, diedri e linee classiche
- Gradi: prevalentemente dal 4c al 7a, con buone opzioni sotto e sopra il 6a
- Vie: oltre 100
- Esposizione: mista; parzialmente soleggiata
- Altitudine: 400 m
- Stagioni ideali: primavera e autunno; alcune vie praticabili anche in inverno e in estate a seconda delle condizioni
- Accesso: ~5 minuti
- Distanza: 196 km (~2 ore)